Inizieremo a sfogliare le pagine di una guida dedicata alla Riviera dei fiori che contiene 111 curiosità (e qualcuna di più!) tra cui il Rio Carne, piccolo paradiso naturale che ben rappresenta il territorio di Pigna, un ecosistema unico che si estende dai duecento metri sul mare ai quasi millequattrocento. Ambiente alpino e mediterraneo si mescolano facendo di questo luogo un’oasi incantata, premessa alla storia altrettanto ricca del borgo

È considerata uno dei gioielli artistici del Parco Alpi Liguri: la cappella di San Bernardo era, storicamente, un luogo di viandanti. Risale al XIV-XV ed è nota perché all’interno vi si può ammirare un l ciclo di affreschi del Canavesio datati 1482 e dedicati alla passione di Cristo e al Giudizio Universale. Un luogo perfetto, dunque, dove sostare per farci raccontare dal sindaco di Pigna qualcosa su queste opere e sulla chiesa

Passo dopo passo, in pochi minuti eccoci alla chiesa di San Michele, citata già nel XIII secolo e custodia, dal 1500 secolo, del più grande polittico del Ponente ligure, anche questo opera del Canavesio. Prima di ammirare da vicino l’imponente opera, alta oltre quattro metri, uno sguardo esterno all’edificio, con il suo pregiato rosone in marmo bianco e il campanile a cuspide.

Stradine, volte oscure – i cosiddetti chibi, parola dialettale che sta per caruggi bui -, pietra ovunque: la Riviera dei fiori non è solo azzurro e petali color pastello e Pigna, uno dei centri nevralgici della Val Nervia, lo testimonia con efficacia. Quando ci addentreremo nel centro storico del borgo scoprirai che è fatto anche di grigi che ben si accordano ai colori del bosco, che si apre intorno.

Siamo arrivati alla conclusione della nostra passeggiata-presentazione. Tra una suggestione e l’altra, abbiamo pensato che assaggiare qualcosa di buono potesse essere utile per scoprire con tutti i sensi Pigna e il suo meraviglioso territorio!